venerdì 16 novembre 2007

Sagawa


Arrestato a Parigi nei primi anni ottanta, dove si trovava per un dottorato in letteratura francese, Sagawa si è reso responsabile del brutale omicidio della studentessa olandese Renee Hartvelt, il cui corpo smembrato è stato ripetutamente oltraggiato ed assaggiato dal killer giapponese in una perversa estasi da gourmet delittuoso.
Come molti dei serial killer cannibali, Sagawa è ben presto diventato una celebrità. Al tempo stesso però, piuttosto che essere trattato come una bizzarria di fattezze umane o diventare un feticcio da marketing commerciale ( al pari di Dahmer ) , Sagawa è stato abile nel creare attorno alla sua persona un alone di rispetto e di artisticità, dichiarandosi da sempre colpevole e orgoglioso di esserlo. E rivelando una personalita’ sfaccettata, complessa, ricca di contraddizioni.
Uomo brillante e di cultura, ama citare spesso massime di Sade e circondare il suo delitto con un’aura di decadente afflato poetico ed artistico.
Un anno prima del suo rilascio, avvenuto in Giappone , Sagawa ha scritto l’ormai introvabile libro “ In the Fog “, in cui ci fornisce un dettagliatissimo primo piano dell’omicidio e della dissezione con conseguente cannibalismo effettuato sul corpo della studentessa Renee Hartvelt. Il libro naturalmente fece aumentare a dismisura la sua popolarità e concesse a Sagawa l’imperdibile opportunità di intraprendere un lungo tour in Giappone, parlando praticamente in ogni libreria, talk-show, locale notturno disposto ad organizzare degli spoken word.
L’intero Giappone sembrava preda di una febbre, da cui nessuno era disposto a guarire; si voleva solo parlare con questo straordinario uomo che aveva sperimentato il cannibalismo e l’omicidio.
Da questo alla pittura il passo è stato piuttosto breve; dipingendo tele, Sagawa ha potuto, limitatamente , esorcizzare le sue ossessioni . Gli perdoneremo la sua fissazione per avere come soggetto pittorico preferito dei sederi di donna. Altrettanto naturalmente la sua fama di serial killer fa chiudere un occhio a fan e critici per la qualità non eccelsa delle opere ( anche se gli va dato atto di aver intrapreso una notevole progressione tecnico-stilistica ).
Come noto perfino i Rolling Stones hanno scritto una canzone su Sagawa, “ Too much blood “.
Sagawa è inoltre apparso in diversi film soft-porno giapponesi, tra cui val la pena citare il visionario The Bedroom di Hisayasu Sato.
Da ultimo è sbarcato nel mondo dei Manga, con il volume Manga Sagawa-san, pubblicato dalla Okura Shuppan, in cui mostra esplicitamente tutte le atrocità da lui perpetrate oltre ad enumerare diverse fantasie ( tra cui l’ossessione di essere divorato da una bella ragazza occidentale…una ossessione cosi’ parossisticamente reiterata da essergli valsa la rottura dell’amicizia con Nicholas Claux, il Vampiro di Parigi ).
Il magazine Japan Today, intervistando Sagawa a proposito di questo ultimo parto artistico, ha riportato le seguenti affermazioni di Sagawa-san “ I miei genitori non mi hanno mai lasciato leggere fumetti e manga quando ero un ragazzino, così al giorno d’oggi non sono in grado di dirvi quali siano i miei preferiti. Non conosco nemmeno quelli più famosi. Un mio amico, autore di fumetti, mi ha dovuto insegnare tutto, da quali penne utilizzare a come suddividere la storia in vignette. Come sapete, ho moltissime fan donne e quelle di loro che non sanno bene cosa io abbia fatto mi considerano una sorta di delizioso principe azzurro”.
Da un articolo del giornale Shukan Shinco , Sagawa commenta l’omicidio cercando di rapportarlo alla sua arte “ Quando ho tastato con le mie dita il corpo smembrato di Renee, aveva la stessa consistenza del tonno. Mi piace il gusto delle ragazze occidentali. E credo che questo mio manga sia molto sincero e diretto, in fondo non faccio che dire la verità. E l’omicidio è un atto di verità.”
Sfortunatamente per lui, i gusti sembra stiano mutando nel Giappone che fino a poco tempo fa ogni artista deviante del mondo considerava una vera miniera d’oro e così il suo manga è stato rifiutato sdegnosamente dalle catene principali di librerie e di negozi specializzati. Ciò ha causato le lamentele dell’autore, il quale sembra non attraversare un momento finanziario particolarmente felice.
Vivo grazie all’aiuto di una mia amica europea e grazie al sostegno della mia famiglia. Riesco a racimolare qualche soldo dalla scrittura e dai dipinti, ma mi piacerebbe creare altri manga. “

4 commenti:

Anonimo ha detto...

una persona deliziosamente realizzatasi nella vita :-)
questo articolo mi è piaciuto tantissimo! Grazie
love, mod

AV ha detto...

Negli ultimi anni Sagawa-san si è un pochino rammollito cadendo nello sdilinquimento tipico di chi, avendo a lungo guardato nell'abisso, ora è prigioniero mesto e grigio di una condizione di perenne non-possibilità

Anonimo ha detto...

..praticamente è in pensione, no?!

AV ha detto...

più o meno, anche se continua a frequentare la scena artistica off di Tokyo; in passato è stato interprete di notevoli porno