martedì 20 novembre 2007

Henry Lee



L’underground del Porno riserva tante deliziose sorprese a chi si dedichi ad una attenta e coerente ricerca del piacere in modo da soddisfare ogni capriccio, ogni impulso. Un underground che ha ottimizzato i costi di produzione, i canali di circolazione del materiale e che tutto sommato si è modernizzato senza perdere un briciolo del suo primitivo spirito di trasgressione.
Di acqua sotto i ponti ne è passata, e Linda Lovelace ha avuto tempo e voglia di succhiare palle di cane sotto l’egida del maritino Chuck Trainor e anche se Linda adesso è un cadavere decomposto fracassato da un incidente stradale uscito fuori dal genio di Ballard rimane pur sempre la memoria di quei super-otto sgranati davanti cui spippettarsi e sono anche passate certe situazioni di pornografia hippy e di cazzate che nessuno vuole sentire veramente e anche la moda del porno femminista e la donna non è un oggetto e bla bla bla. E’ persino passato il tempo degli snuff di McKenna e perdio ricordo come fosse oggi le parole dei vecchi del giro la muta ammirazione che nutrivano per quelle fogne su bobina riprese nei settanta. Ragazze sfracellate a mazzate. Fatte a pezzi e date in pasto ad un’anaconda. Una puttanella di dieci anni sodomizzata da un mastino. Un’altra decapitata da una ghigliottina, col sangue che spruzzava simile a marmellata grumosa sull’obiettivo. Roba sopraffina per veri conoisseurs.
E come dimenticare, nonostante siano coperte dalla nebbia del moralismo ed annacquate dallo stupido giudizio di benpensanti e cazzimosci, le perverse scorribande di Ottis Toole e di Henry Lucas, la vera Mano della Morte abbattutasi sul genere umano ? Le loro squisite avventure necrocannibali, abbondantemente condite da stupro, sadismo estremo e nessun rispetto per la vita umana, costituiscono uno dei più forti esempi di pornografia clandestina, un qualcosa sussurrato di bocca in bocca con rispetto o forse più che rispetto devozione la stessa devozione che provano i fedeli quando entrano in chiesa la domenica mattina. Anche se Lucas probabilmente è andato un po’ in là con la fantasia e si è attribuito delitti mai commessi, resta il genio assoluto e brillante di chi compresa la vera natura dell’uomo non ha perso tempo a gingillarsi con progetti che somigliassero a compromessi ed ha preteso tutto e subito, una collezione di massacri registrati su nastro o su polaroid. Questi due hanno capito la naturale inclinazione dell’uomo alla brutalità e l’hanno assecondata invece di sentirsene offesi ed impauriti e lo hanno fatto con gusto, buonsenso e personalità, perché ogni coglione può prendere in mano un pennello e dei colori ed imbrattare una tela ma ci vuole un individuo preparato sensibile e dotato per ricavare un quadro di valore.
Il 23 Agosto del 1936 Satana ha scatenato la sua lascivia violenta, inondando di sperma rosso sangue il ventre desolato del nostro paese.
La furia di Henry. L’odio di chi sin dalla nascita immagina quale missione sarà tenuto ad adempiere.
Percorre le strade polverose degli States ed incontra Ottis ed Ottis ha già svariati matrimoni falliti alle spalle è solo un frocio d’altronde frocio e semianalfabeta, farfuglia, mastica tabacco, non ha idea di dove si trovi. Gira a casaccio ed ammazza, violenta impiegate di saune e di locali di massaggi e non crede sia possibile uscire da quel tunnel di nichilismo, ma ecco Henry, la luce nera di Henry, le candele che sfarfallano deboli chiarori gotici sulle pareti delle mense, l’esercito della salvezza, ed Ottis è soggiogato dal magnetismo animale di Henry, non può e non vuole opporre resistenza.
Henry è un capo. La sua amante bambina Frieda deve stare zitta e Ottis comincia ad amare la rissosa brutalità del compagno e le cenciose macchine rubate su cui viaggiano visitando i remoti paesi dell’entroterra e lasciandosi dietro una sadica scia di piacere, troie autostoppiste ragazzine maschietti meccanici, fatti a pezzi sminuzzati cucinati mangiati violentati perchè la loro unica cazzo di funzione al mondo era questa, e sì era proprio destino che capitassero a tiro di Henry e del suo amichetto Ottis e anche se fossero nati a duemila miglia di distanza ed avessero scelto nomi e vite e fisionomie d’altro tipo producendosi in ogni sorta di giochetto mimetico sarebbero comunque finiti qui, a dare in pasto i loro culi alla follia bisessuale dei due compari.
Rosolano e masticano fiche adesso, altro che tabacco. Il buon Ottis per quanto stupido e ritardato ed incapace di abbozzare ragionamenti sa farsene una ragione e riprendere le vittime strangolate smembrate stuprate è molto pù divertente di infliggere semplice sofferenza alla prima puttana raccolta per strada.
Insieme fanno parecchie cose brutte, i due amiconi.
Fermano un’auto, fanno scendere i due fidanzatini teneri teneri e sparano a lui e poi Ottis sventra lei e poi violenta il culo terrorizzato del ragazzo agonizzante e dice che il terrore e le lacrime ed il sangue che non la smette di cadere sull’asfalto tremolante del giorno lo eccitano ed Heny ha preso a lavorarsi il cadavere maciullato della puttana.
Poi donne sole. Le rapiscono o le sorprendono in casa e rifilano loro il meglio del repertorio.
Uomini. Bambocci. Nessuno può dirsi sicuro.
Questi due imbecilli camminano su una strada di sangue e di ossa umane e cercano un bel trono rivestito in pelle e lasciano sotto i loro piedi un centinaio di carcasse divorate dai vermi e pure Frieda l’amante bambina si ritrova un coltello nelle viscere ed è un peccato perché a lei Henry piaceva, e piaceva molto e la gente terrorizzata inizia a chiedersi come sia possibile che due dementi nullità, e si dicono proprio dementi nullità, siano in grado di scatenare una violenza che mai nessuno avrebbe creduto possibile.
Che cos’hanno nell’anima questi due animali scatenati ? Quale demone d’inferno ha partorito assassini che non si inteneriscono davanti al volto di una ragazzina di cinque anni, ma che anzi traggono piacere dal bucare il suo culetto e nel piantarle un rompighiaccio nella trachea ?
E disseminate lungo le piazzole di terra e le case coloniche e le fattorie e i bordelli e le solitudini neon delle città trovano le carni da immortalare su camera.
Registrano le urla.
Come sono eccitanti.
Quelle urla da maiale sgozzato con il sangue che ottunde la pienezza del grido e le inutili suppliche che faranno godere vecchi bavosi del giro della Mano della Morte, quelle urla che ti fanno accaponare la pelle se sei un essere umano ma Henry non è un essere umano, è un demone chiamato a spazzar via il maggior numero possibile di merde.
E’ insostenibile cercar di star dietro alla sua mente perversa perché lui, nella sua brutalità e nella sua ricchezza interiore, rimarrà sempre Henry Lee Lucas.

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