lunedì 28 gennaio 2008

Al-Muqanna, un nichilista islamico




Ecco a voi il Profeta islamico eretico Al-Muqanna (Hashim Ibn Hakim) su cui sembra che Lovecraft abbia costruito la figura letteraria del suo Arabo Pazzo autore del Necronomicon. Originariamente governatore della città di Khorasan, guidò una feroce rivolta contro il Madhi (siamo in epoca immediatamente post-maometto) , fino a proporsi come nuova incarnazione della Divinità: il suo credo consisteva in una radicale mescolanza di misticismo islamico e di zoroastrismo, e venne col tempo radicalizzandosi predicando l'uccisione di chi non aderiva alla sua visione del mondo (si registrano in effetti centinaia di uccisioni...) e arrivando a sostenere che l'immagine di Dio non deve mai essere riflessa o replicata. Per questo vietò gli specchi, l'arte e...la procreazione.
Ragion per cui, il Califfato decise di toglierlo di mezzo e gli dichiarò una guerra senza quartiere. Braccato e senza scampo, Al-Muqanna (il Dio Velato) si avvelenò e pose fine ai suoi giorni.Di lui parlano Thomas Moore nel poema Veiled Prophet of Khorasan e soprattutto Borges nel suo capolavoro Storia universale dell'Infamia, nel racconto Hakim of Merv.
Il compositore Stanford gli ha dedicato una intera opera Requiem / The Veiled Prophet of Khorassan .
Dopo la morte, i seguaci superstiti sprofondarono nel puro messianismo attendendo il ritorno del loro Guru.
Da decenni è attiva in America una Confraternita che porta il suo nome e che organizza, ironia della sorte, il Mardi Gras di St Louis.

Nessun commento: