martedì 26 febbraio 2008

Che cosa prova in questo momento ?






Che cosa prova in questo momento, signora ?
Adesso che i suoi teneri figlioli sono stati rinvenuti mummificati nel fondo di un pozzo e lei sa perfettamente che hanno subìto una agonia lunga e dolorosa, rimasti lì nella tenebra soli e disperati e rosi dal dubbio di essere stati abbandonati, ancora vivi, feriti, traditi dall'amore deviato del loro stesso genitore, li può immaginare se vuole mentre arrancano sui gomiti e con le ginocchia lacere, una scia rossa di sangue dietro di loro, stridulo vociare e misericordiose richieste di aiuto che muoiono venti metri sopra, nella campagna immersa nella scenografia della notte.
Ci dica, signora.
Che genere di pensieri le affollano la mente?
Che razza di idea si è fatta del trapasso dei due fratellini?
Odia suo marito?
Ci dica, signora; ci comunichi ogni segreto recesso del suo animo, il suo animo incupito dalla fine delle illusioni e dei sogni che aveva faticosamente eretto come sovrastruttura protettiva, per non impazzire, per non suicidarsi, per non sdilinquirsi nella consunzione mentale.
Crede che siano stati gettati dentro già cadaveri o che al contrario siano stati lì fatti morire di fame, sete e per la paura, per il freddo, sovrastati dal gracidare di rane, dal frinire dei grilli, dal sibilare del vento tra le assi marcite del podere ? Fame e sete e dolore e angoscia e mille lacrime, lacrime che sono anche le sue adesso; lacrime empaticamente protese alla definizione di una comunione di intenti e di sentimenti.
Riuscirà ancora a vivere?
A guardare dritta negli occhi una mamma felice di coccolare i suoi figli?
Come cambierà la sua esistenza?
Mutilata nella richiesta di un perchè universale, sofferenza, strazio e pianti tremolanti di notte, e all'ora di cena, l'affetto perde senso, nessuno la capirà mai signora, ma nonostante tutto ci dica, ci dica cosa sente crescere nel suo cuore.
Il pubblico vuole sapere.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Il pubblico è un animale che non prova emozioni, visto che la TV glieli fornisce.
Il dolore non è più vivibile privatamente o comunitariamente, ma mediaticamente. Non viene empaticamente provato, ma preso, rubato, confezionato, regalato con annesse pubblicità.
La crudeltà peggiore è quella che descrivi tu. Anche l'omicidio peggiore passa in secondo piano quando questo viene ripreso 24 ore su 24.

AV ha detto...

al TG5 c'era un giornalista che incalzava la madre dei due ragazzini sempre con domande morbosamente contorte; ad un certo punto le ha persino detto "lei è cresciuta da bambina vicino a quel pozzo, sapere che ora i suoi figli sono morti lì dentro che cosa le fa provare?"...tragicamente meraviglioso, pornografia comunicativa ricca di implicazioni emotive

Anonimo ha detto...

Il pubblico vuole sapere...e vuole anche sentire le struggenti note del pianoforte a sottofondo del servizio.

Anonimo ha detto...

mi si sono bagnati gli occhi.. e qualcos'altro.

Anonimo ha detto...

"mi si sono bagnati gli occhi.. e qualcos'altro."

Questa poi...

AV ha detto...

non mi si bagnano gli occhi nè altro (ovviamente, la fisiologia mi impone la pura metafora in questo secondo caso...), invece mi si sfracellano abbondantemente le palle; ieri sera TG4 speciale in prima serata "L'Orrore a Gravina", il giorno prima quasi in tempo reale Chi L'Ha Visto monografico. Tra Cogne, Erba, piccolo Tommy (a proposito, sequestrato il libro scritto dall'avvocato della famiglia Onofri per violazione del divieto di pubblicare atti processuali fino al secondo grado), Perugia, Garlasco, RIS, CSI, NCIS, Cold Case, Senza Traccia, mi sto iniziando a saturare...almeno prima c'era il tempo per metabolizzare una vicenda, decostruirla, capirla, farla propria, adesso invece è un fiume in piena

Anonimo ha detto...

Comunque e'evidente il bisogno di mostri.
Se alla fine di tutta questa triste fiera,uscisse che i 2 bambini sono stati vittima di una tragica fatalita?di un incidente?Non e'impossibile.e forse piu probabile piuttosto di un omicidio.
Se cosi fosse,la volonta di mostri avrebbe trionfato anceh sulle indagini.
Poi magari alla fine e' stato davvero il padre....si vedra'.
Ma non sarebbe la prima volta che un innocente viene bollato per sempre.

AV ha detto...

adesso dicono che potrebbe essersi trattato di una tragica prova di coraggio finita come sappiamo. Ad ogni buon conto da questa vicenda emergono i seguenti punti
1) Il padre è una persona estremamente antipatica, manesca e ritengo anche pessimo genitore, ma tutti questi elementi non fanno di lui un assassino (fino a prova contraria)
2) E' tenuto in galera sulla base di due "prove", ritenute dagli inquirenti schiaccianti ma che secondo me sono molto molto labili e deboli; la testimonianza di un ragazzino che ha visto i tre allontanarsi in macchina litigando e una intercettazione ambientale attraverso microspia messa in macchina, da cui si sente la frase "ragazzi lasciatemi stare" detto dal padre mentre era solo. I giornalisti ne hanno fatto subito caratterizzazione da tragedia greca di un genitore affranto dal rimorso che addirittura si mette a parlare con gli spettri...
3) Gli inquirenti hanno enormi ed oggettive responsabilità; non è ammissibile che dopo mesi di ricerche condotte con apparente puntiglio, si scopra che i cadaveri stavano nel luogo che uno dovrebbe ispezionare per primo, e con molta molta cura
4) L'opinione pubblica ha ovviamente già emesso la sua sentenza a mezzo di mass-media, e qui torniamo alla discussione sviluppata sul ruolo della TV

Alhazred ha detto...

Beh, come ti dissi nel forum, se il padre è innocente (e lo sembra), troveranno il modo di incastrarlo per pedofilia.

Ormai "incastrare" qualcuno è riferito non tanto alla magistratura, ma sempre i soliti media.

Ed il tuo punto 4) lo cambierei in:
4) I mass-media hanno già emesso la sentenza che l'opinione pubblica vuole sentire e a cui dovrà credere