venerdì 14 dicembre 2007

It's all about Sex & Violence




ROMA (10 dicembre) - E' stato identificato l'autore dell'omicidio di Maria Scarfò, la donna trovata morta sull'autostrada Roma-Napoli nella notte tra il 29 e il 30 dicembre del 2000. A distanza di 7 anni un assorbente della donna ha consentito di estrarre il dna del suo assassino e di risalire a Sabatino D'Alfonso, l'uomo di 45 anni che, nell'agosto scorso, aveva sequestrato 4 giovani donne al Teatro di Marcello a Roma e le aveva condotte a Napoli tentando di violentarle. La donna lavorava in un bar di Roma al Quadraro che gestiva con il fratello e la sera del 29, terminato il lavoro, aveva preso la sua autovettura per tornare a casa. Un testimone la vide a bordo dell'auto con un uomo e l'aria terrorizzata.
La svolta è giunta nelle scorse settimane, quando gli investigatori si sono resi conto che il rapimento con violenza o tentativo di abuso lungo la tratta Roma-Napoli si era verificato anche altre volte, l'ultima appunto nell'agosto 2007, quando Sabatino D'Alfonso, 45 anni, aveva sequestrato le 4 giovani ragazze. «L'intuito investigativo ha fatto sì che il dna fosse messo a confronto con quello del 45enne - ha detto Vittorio Rizzi, capo della Mobile - ed è stata la prova schiacciante». Incastrato dal Dna. La soluzione è arrivata incrociando le informazioni su come avvenne l'omicidio e verificando le analogie con analoghi rapimenti, come quello dello scorso agosto. L'intuizione degli investigatori ha portato a comparare il Dna che ha dimostrato che l'impronta genetica era proprio di Sabatino D'Alfonso, incastrato confrontando, attraverso le moderne tecniche, il Dna ricavato dalle tracce biologiche del liquido seminale dell'assassino di Maria Scarfò prelevate dall'assorbente igienico che la vittima indossava al momento dell'omicidio.
Violentatore durante i permessi. D'Alfonso, il 6 agosto, durante un permesso premio concesso mentre era detenuto nel carcere di Sulmona, aveva sequestrato 4 ragazze al Teatro di Marcello e le aveva trascinate in un casolare tra Napoli e Caserta per violentarle. Il 12 novembre 1999 aveva già sequestrato e violentato una ragazza di Latina. Fu subito arrestato. Nel 2000, per motivi di salute, ottiene gli arresti domiciliari a casa della sorella al Quadraro, dove resta fino al febbraio 2001, poi torna in carcere per evasione ma gode di permessi premio. Il 22 dicembre del 2000 sequestra, violenta e minaccia due ragazze di 20 anni avvicinate a Cinecittà. Le porta nell'hinterland Casertano. Una delle donne viene violentata nel viaggio verso Napoli, l'altra mentre ritornavano a Roma. Le due donne lo hanno riconosciuto proprio dalle fotografie pubblicate sui giornali in occasione dell'arresto avvenuto per il sequestro delle 4 donne al Teatro Marcello. Il 29 dicembre, una settimana dopo, ha sequestrato, violentato e ucciso Maria Scarfò.
Quattro episodi contestati. Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto oggi la custodia cautelare di D'Alfonso che si trova già ristretto nel carcere di Regina Coeli. Il responsabile dell'omicidio di Maria Scarfò, viene definito dagli investigatori un violentatore seriale. Sono almeno quattro gli episodi che gli vengono contestati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Good for people to know.