venerdì 21 dicembre 2007

Il Pornografo di Garlasco




PAVIA (21 dicembre) - Si aggrava la posizione di Alberto Stasi. Il fidanzato di Chiara Poggi, uccisa ad agosto nella sua villetta di Garlasco, unico indagato per l'omicidio, è stato nuovamente interrogato dal pm Rosa Muscio alla presenza dei suoi legali. Nel pc del ragazzo infatti sono state trovate foto e filmini pedopornografici. Secondo l'accusa il giovane avrebbe divulgato via internet minorenni nudi o intenti in atti sessuali. Il giovane ora è indagato per i reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, ma davanti al pubblico ministero ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
L'accusa Restano chiusi nel loro silenzio sia gli avvocati di Alberto Stasi, sia la famiglia. Secondo le nuove accuse Alberto avrebbe scaricato attraverso il software «e-mule», «divulgandoli» due foto e un video che ritraevano «minori di anni 18, con gli organi genitali in vista e in atti sessuali con altri minori e/o adulti». Nel suo pc Compaq e sull'hard disk di interfaccia Usb, Alberto avrebbe conservato altre 13 immagini e nove filmati di ragazzini. Il movente del delitto Secondo gli investigatori, non è escluso che il contenuto inedito del computer, rintracciato dai Ris di Parma grazie alle analisi informatiche, possa rappresentare il movente del delitto di Chiara. La ragazza, infatti, potrebbe aver scoperto quelle foto sul pc del fidanzato: ne sarebbero nate fortissime tensioni, e la ragazza potrebbe aver minacciato di denunciare Alberto.


Il problema principale dei giornalisti è che assai spesso finiscono con il credere a quello che scrivono; l'appeal commerciale del fattaccio di Garlasco, diciamolo chiaramente, è sempre stato piuttosto basso visto che la vicenda si è trasformata dopo poco tempo in un clamoroso vicolo cieco investigativo.
Anche il quoziente di spendibilità dei particolari truculenti e/o sessuali è piuttosto basso, una brava ragazza di provincia massacrata nella sua villetta, la sonnolenta e grigia topografia del Nord industrializzato, un sospettato con faccia d'angelo e studi bocconiani alle spalle. Nemmeno l'intervento a gamba tesa delle gemelle Cappa, con i loro patetici fotomontaggi e le stampelle e i volti da modelle lampadate anoressiche, e l'entrata on stage di Corona hanno rivitalizzato il tutto. D'altronde una Nazione che si nutre di bambini frantumati, rapiti, violentati, vallette, tette esibite a tradimento, Cogne, Tommy, Rignano Flaminio, Erba, tronisti e criminali fusi assieme nel regno catodico pretende sempre il meglio. Ecco allora, dopo che in questi giorni persino la morte di Meredith a Perugia iniziava a segnare il passo e a provocare i primi sonori sbadigli, Alberto Stasi indagato per il reato più turpe che vi sia in circolazione; detenzione di materiale pedopornografica.
Stipati sul suo pc, vi sarebbero stati vari files pornografici con soggetti minorenni; curioso ovviamente che lo Stasi abbia basato gran parte della sua tesi difensiva proprio sul pc, sul fatto cioè che sarebbe rimasto a casa a lavorare alla sua tesi battendola sul portatile mentre Chiara veniva uccisa e poi si sia dimenticato che in quel pc vi erano varie foto "compromettenti". Strano davvero, avrebbe dovuto immaginarlo che la polizia lo avrebbe passato a setaccio in ogni modo possibile. E allora o lui è molto molto stupido oppure polizia e giornalisti ci stanno per regalare la nuova chicca destinata poi a cadere nel vuoto...

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