Cabrini Green di Chicago, escrescenza tumorale incistata alla e nella planimetria cittadina - segmento di asfalto, miseria, epatite C, HIV e approfondimenti serali, si snoda silenzioso e battuto dal vento e dalla cartaccia trascinata via dalle scarpe delle prostitute.
Ipotesi magica emersa prepotentemente dalle pagine di M. Bertiaux, viaggi astrali tra Daath e qliphot manifeste di un turismo sessuale haitiano - la Cabala è qualcosa di ulteriore rispetto ad un figlio comprato al postalmarket africano, ce lo ripetiamo mentre camminiamo con le mani rinserrate nelle tasche e le orecchie immerse nella devastazione aurale di Whitehouse e Shellac.
Sofferenza - lo sguardo vuoto di una lei tossicodipendente.
Ti approccia: ancora più sofferenza.
Vuole sapere, mentre cammini, se ti va di farti un giretto, ricorre a triti esperimenti di desolazione morale e borborigma sintattico: morte, la sua.
Ciò che ti piacerebbe vedere - ancora più sofferenza, il dolore insondabile e impossibile da lenire. La scomparsa tragica di una famiglia da assaporare mediaticamente, beandosi di ogni lacrima, di ogni goccia di sudore - sofferenza all'ennesima potenza.
La città è un ventre nudo, ingobbito su se stesso; Ram, a gay treasure, epopee di pornografia lercia, clandestinità da sauna, gloryholes, messicani disposti letteralmente a tutto.
In compagnia di Peter Sotos e del fantasma di Michel Foucault, la puttana vuole elargizione di denaro pubblico per un loculo di ventri metri quadri nel Cabrini Green. Mauthausen Orchestra a go-go, tatuate strippers in libera uscita; perchè il sadomaso comporta il sovrappeso?
La società nasconde il corpo di questa donna, lo relega alla inconsistenza tattica della invisibilità, e con ciò la nega; da topografie astrali a minestre di associazioni caritatevoli, godiamo in quella negazione.
Ti approccia: ancora più sofferenza.
Vuole sapere, mentre cammini, se ti va di farti un giretto, ricorre a triti esperimenti di desolazione morale e borborigma sintattico: morte, la sua.
Ciò che ti piacerebbe vedere - ancora più sofferenza, il dolore insondabile e impossibile da lenire. La scomparsa tragica di una famiglia da assaporare mediaticamente, beandosi di ogni lacrima, di ogni goccia di sudore - sofferenza all'ennesima potenza.
La città è un ventre nudo, ingobbito su se stesso; Ram, a gay treasure, epopee di pornografia lercia, clandestinità da sauna, gloryholes, messicani disposti letteralmente a tutto.
In compagnia di Peter Sotos e del fantasma di Michel Foucault, la puttana vuole elargizione di denaro pubblico per un loculo di ventri metri quadri nel Cabrini Green. Mauthausen Orchestra a go-go, tatuate strippers in libera uscita; perchè il sadomaso comporta il sovrappeso?
La società nasconde il corpo di questa donna, lo relega alla inconsistenza tattica della invisibilità, e con ciò la nega; da topografie astrali a minestre di associazioni caritatevoli, godiamo in quella negazione.
Nessun diritto, nessuna riconoscenza. La rivoluzione francese, nel nostro mondo, non è mai esistita.
Il fattore razziale, la sua debauche alcolica, le mutande sporche, le malattie del figlio, le casalinghe preoccupate.
Scala di priorità: Tv, Geraldo Rivera, Jerry Springer.
Oprah.
Amore ucciso nell'escalation emotiva da soap opera. Per fortuna. Catodizzato. Vampirizzato.
Il Male è affascinante e contagioso, proprio come sosteneva Cioran.
Erigenda torre di babele per un dolore consapevole quel grattacielo, che soffrano, e che soffrano sul serio tutti questi punti di carne; la frenesia accelerata di Sade, oltre il bianco asettico di Virilio nell'immaginifico punto di intersezione tra desiderio e suo oggetto.
Questa donna, letteralmente, non esiste; non è carne, non è un corpo, è solo neon e kleenex sporchi raccattati nel putrido interno di un peep show, cent (co)stipati per attendere un demiurgico balletto di tette e incertezze esistenziali. Muore, davanti a te, davanti a me, davanti a noi; si dimena, barcolla, tentenna, accenna movenze sacrali e con ciò si abbassa al tuo(nostro) squallido livello.
Praticanti di menzogne fanno gargarismi di dolore: plastica. Riciclata nei club.
Nessuna via di fuga, qui dove sei tu. "Un giorno qualcuno ucciderà la donna perfetta": JonBenet ? No, più giù. Abbassa il tuo naso, fiuta l'odore, acre, pungente, dello sperma, delle medicazioni, della merda. Secrezioni oleose colano nel pavimento, attraversando le pareti e dipingendo arabeschi di umore fisiologico.
I processi a cui abbiamo assistito, nel California district; il banco degli imputati. Gecht. Tette tagliate, affettate. Dove sei Beverly? Tu, di certo, non sei la donna perfetta, e per questo non devi temere. Ritrovata nella spazzatura. Pura spazzatura, vicino al mattatoio cittadino.
Ognuno di noi ha formulato una ipotesi sulla decadenza meravigliosa di questa città; mentre suonavamo all'Empty Bottle, mentre il pubblico si tagliava le braccia, mentre campionavamo decadence of flesh, mentre celebravamo la morte totale, il godimento ad ogni costo, coi passamontagna e la sfrontata consistenza del Nulla, ci sono apparse davanti le immagini di Berverly sminuzzata, Girl X, il profiling e i casi italiani trasposti per magica assonanza tra le ventose strade di Chicago. Fiera campionaria delle atrocità.
Soffrano.
Soffrano per sempre.
Il fattore razziale, la sua debauche alcolica, le mutande sporche, le malattie del figlio, le casalinghe preoccupate.
Scala di priorità: Tv, Geraldo Rivera, Jerry Springer.
Oprah.
Amore ucciso nell'escalation emotiva da soap opera. Per fortuna. Catodizzato. Vampirizzato.
Il Male è affascinante e contagioso, proprio come sosteneva Cioran.
Erigenda torre di babele per un dolore consapevole quel grattacielo, che soffrano, e che soffrano sul serio tutti questi punti di carne; la frenesia accelerata di Sade, oltre il bianco asettico di Virilio nell'immaginifico punto di intersezione tra desiderio e suo oggetto.
Questa donna, letteralmente, non esiste; non è carne, non è un corpo, è solo neon e kleenex sporchi raccattati nel putrido interno di un peep show, cent (co)stipati per attendere un demiurgico balletto di tette e incertezze esistenziali. Muore, davanti a te, davanti a me, davanti a noi; si dimena, barcolla, tentenna, accenna movenze sacrali e con ciò si abbassa al tuo(nostro) squallido livello.
Praticanti di menzogne fanno gargarismi di dolore: plastica. Riciclata nei club.
Nessuna via di fuga, qui dove sei tu. "Un giorno qualcuno ucciderà la donna perfetta": JonBenet ? No, più giù. Abbassa il tuo naso, fiuta l'odore, acre, pungente, dello sperma, delle medicazioni, della merda. Secrezioni oleose colano nel pavimento, attraversando le pareti e dipingendo arabeschi di umore fisiologico.
I processi a cui abbiamo assistito, nel California district; il banco degli imputati. Gecht. Tette tagliate, affettate. Dove sei Beverly? Tu, di certo, non sei la donna perfetta, e per questo non devi temere. Ritrovata nella spazzatura. Pura spazzatura, vicino al mattatoio cittadino.
Ognuno di noi ha formulato una ipotesi sulla decadenza meravigliosa di questa città; mentre suonavamo all'Empty Bottle, mentre il pubblico si tagliava le braccia, mentre campionavamo decadence of flesh, mentre celebravamo la morte totale, il godimento ad ogni costo, coi passamontagna e la sfrontata consistenza del Nulla, ci sono apparse davanti le immagini di Berverly sminuzzata, Girl X, il profiling e i casi italiani trasposti per magica assonanza tra le ventose strade di Chicago. Fiera campionaria delle atrocità.
Soffrano.
Soffrano per sempre.
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