AVVERTENZA / ADDENDUM ; il seguente post è stato pubblicato il 26 Aprile sul mio blog myspace. Preciso la data non perchè rivesta una importanza storica, ma solo per precisione cronologica; in questo mese sono accadute diverse cose di varia rilevanza, l'aumento della morbosità mass-mediatica è cresciuta esponenzialmente, gli arrestati sono stati scarcerati dal Riesame, le indagini continuano ma a fasi alterne, molte "certezze" si sono sgretolate, alcune osservazioni da me svolte nell'articolo sembrano aver trovato drammatica conferma...
Per quanto ci si impegni sinceramente (e da tempo colgo i segni tangibili del crescente impegno) , noi Italiani non possiamo competere con i sommi maestri americani; e' anche una questione meramente terminologica e simbolica, loro hanno Santa Cruz, San Francisco, il deserto del Mojave, la Death Valley e lo Spahn Ranch, noi Ostia Lido, Ferrazzano, la Bassa Padana e, da ultimo, Rignano Flaminio. Come confronto topografico tra luoghi del Delitto e della sublimazione della sessualita' in impulso omicida non ci siamo per niente.
E ben piu' grave, loro creano modelli e stili che noi ci sentiamo obbligati a copiare. Anche nella cronaca nera. Soprattutto nella cronaca nera.
La Terra Patria di Lucrezia Borgia, Ezzelino da Romano, Caligola si china in ginocchio, timida e vergognosa come una bambinella delle elementari, e chiede al colosso statunitense il permesso di poter dare corpo anche da noi a diffuse paranoie e panici sociali, generalmente destituiti di fondamento ma che fanno sempre crescere il venduto dei giornali (e l'audience dei talk show).
Adesso arriva la notizia che in un asilo di Rignano Flaminio, paesino alle porte di Roma, una gang pedo-satanica avrebbe narcotizzato, abusato, torturato, stuprato e videoripreso (come da recente tradizione criminale ) un numero ancora non definibile di ragazzini e di ragazzine, tutti di eta' compresa tra i 3 ed i 5 anni.
Giovera' ricordare che nel 1983, in una amena localita' californiana, Manhattan Beach, 360 bambini accusarono gli educatori della prestigiosa scuola McMartin di averli resi vittime di atroci riti satanici, di averli drogati, costretti a rapporti con animali, ripresi con telecamere (veri precursori…), storditi, picchiati, scopati in ogni orifizio. L'America attonita ed inorridita, soprattutto la California che veniva dalla lunga stagione di cultura hippie virata al nero della Family di Manson, serial killer in libera uscita (Kemper, Bittaker, Chase), paranoie sataniche e cospirazionistiche, Esercito Simbionese di Liberazione fino a Mel Lyman e le filiazioni californiane del The Process di Robert Grimston, attraverso la cinematografia di Kenneth Anger, la musica dell'Orkustra di Bobby Beausoleil, furgoni neri e mai provati snuff movies, decise che era ora di porre un argine al dilagare del fenomeno e di andarci giu' pesante.
L'America che si interrogava sulle escatologiche profezie di fine ultima, che parlava dell'Unione Sovietica come dell'Impero del Male, il cui Presidente promuoveva accurate indagini sulla pornografia vista come crimine in assoluto (la Commissione Meese) e si faceva coadiuvare da predicatori fondamentalisti come Pat Robertson e Jerry Faldwell ("Jerry, certe volte sento nitidamente che stiamo andando verso Armageddon" confido' una volta l'ex attore Reagan al suo ministro di culto), aveva gia' maldigerito che Manson avesse scampato la camera a gas; il lassismo liberal, il delirio hippie, stavano li' a testimoniare non tanto la corruzione del sistema giudiziario quanto la corruzione tout court del mondo.
In questo clima, si inserisce perfettamente il caso della scuola materna McMartin; dapprima le voci di molestie subite dai ragazzini sono solamente dicerie di corridoio, cattivi pensieri sussurrati all'orecchio del vicino di casa, qualche genitore piu' ansioso ritira il figlio dall'istituto , ma per alcuni giorni il bubbone rimane inesploso. Poi pero' accade l'irreparabile, e dalla prima denuncia ne nasce una reazione a catena di proporzioni inaudite che porterà ben 360 famiglie a denunciare abusi e molestie subite dai loro pargoletti da parte degli educatori (tra cui la direttrice, donna di 76 anni ridotta su sedia a rotelle). Sulle prime, l'opinione pubblica indottrinata da libri campioni della paranoia satanica come MICHELLE REMEMBERS (in cui la Michelle del titolo narra con dovizia di particolari al suo psichiatra i trattamenti raccapriccianti a cui sarebbe stata sottoposta durante la sua tragica infanzia, spesa tra una setta satanica e l'altra…salvo poi scoprire anni dopo che il libro non era altro che una fandonia clamorosa) era ben disposta a bersi le inesauste descrizioni di bambini chiusi in gabbie da circo, molestati, violentati, filmati, costretti a partecipare a snuff movies e ad abominevoli atti sessuali con animali; il grado di raccapriccio e di disgusto coinvolse ben presto tutto il suolo degli USA, e la McMartin divenne un paradigma di perversione morale difficilmente eguagliabile. In questo crescente delirio di persecuzione, e di morbosa sessualità pedofila, non mancò lo stravolgimento usuale della personalità dei protagonisti; così la direttrice, da donna minorata e anziana a cui generalmente la societa' moderna non riserva che compassione e buoni sentimenti, venne trasformata nella consueta vecchia viziosa, organizzatrice e mente ideologica dello scempio, a cui proprio la minorazione fisica avrebbe conciliato queste voglie proibite.
Per non farsi mancare nulla, i bambini in poco tempo iniziarono a parlare anche di viziosi riti di sangue, innegabilmente satanici. Oggettivamente, sarebbero potuti mancare?
L'assunto di base da cui partivano i genitori denuncianti, i giornali colpevolisti e ben presto pure le autorita' inquirenti si fondava sui racconti dei ragazzini, tutti perfettamente uguali nonostante fossero stati acquisiti agli atti in audizioni separate. I dettagli, i particolari, le descrizioni accurate sembravano non lasciar campo a dubbi, ed il circo mediatico appena arrivato in città inizio' a fregarsi le mani ben bene pregustando torridi sviluppi.
In realta' gli sviluppi, clamorosi, si susseguirono ininterrotti per 13 interminabili anni, fino a quando nel 1996 i giudici posero la parola fine alla vicenda, prosciogliendo dalle accuse tutti gli insegnanti e lanciando un duro monito ad accusatori, psicologi e genitori parti in causa, i quali coi loro comportamenti, ansie, paranoie, iper-emozionalismo e in alcuni casi manie di protagonismo non avevano fatto altro che conciliare racconti sempre piu' stravaganti da parte dei bambini. In effetti la piega della stravaganza venne imboccata quasi subito, quando alcuni dei tesorucci coinvolti, in perfetto cortocircuito mediatico, accusarono non ben precisati individui di averli condotti sul luogo delle messe nere a bordo di vetture convenientemente oscurate e dipinte di nero, come Christine la Macchina Infernale, e qualcuno addirittura si spinse a riconoscere come supremo officiante del culto satanico l'attore Chuck Norris. Non solo, ma quando si intavolo' il discorso delle morbose pratiche sessuali con animali si scopri' che i bambini sarebbero stati fatti accoppiare con leoni e gorilla…
A questo punto la faccenda si era traslata da dramma a barzelletta, nonostante tutti gli educatori coinvolti fossero stati ampiamente rovinati e costretti in molti casi a lasciare la California o addirittura a cambiare identita', per celare l'ignominia a cui erano stati sottoposti. D'altronde, quando si viene accusati di pedofilia non c'e' proscioglimento che tenga (per quanto la sua formula possa essere piena); la gente continuera' a sussurrare, a vociferare, a sparlare, a convincersi che si e' stati assolti soltanto per un cavillo o per corruzione o perche' si aveva l'avvocato potente.
Rignano Flaminio non e' Manhattan Beach, e il Lazio non e' la California. Eppure il tragico bubbone di pus, sperma, sangue e riti satanici e' scoppiato lo stesso e a velocita' impressionante. Dapprima c'erano state voci non conformate, mesi fa, una ispezione ministeriale e la costituzione di una associazione decisa a fare luce sulle molestie, ma il fatto aveva stentato a decollare sommerso probabilmente da altra cronaca piu' appetibile; poi qualcosa ha iniziato ad insinuarsi nella coscienza collettiva, dai trafiletti di notizie locali si e' passati alle doppie o addirittura triple colonne e alla rilevanza nazionale di prime pagine e show tv.
Ora apprendiamo che i componenti dell'associazione anti-abusi di Rignano sono stati vessati, le loro auto rigate, le loro mosse seguite e loro stessi pedinati, che il sindaco, interpellato a suo tempo affinche' facesse qualcosa di concreto, si e' dimostrato colpevolmente reticente, il parroco , alle cui dipendenze erano due maestre-catechiste coinvolte, decisamente astioso, la preside dell'Istituto arcigna e scontrosa. Veniamo a sapere che la scuola si era trasformata in un bunker semi-sadiano, a meta' tra il Castello di Silling e Dachau, a cui i genitori non avevano accesso, e che i bambini erano violentati, narcotizzati, filmati, sottoposti ad angherie, pratiche innominabili e a riti di sangue ancora una volta assolutamente satanici.
L'elemento cardine sono i racconti tutti uguali dei ragazzini di eta' compresa tra i 3 ed i 5 anni; se non avessero davvero visto o subito atrocita' del genere, ci si chiede, come potrebbero descrivere con questa vivida precisione i dettagli ed i particolari ? Particolari d'altronde che sembrerebbero combaciare perfettamente tra racconto e racconto, incastrando i debosciati educatori ed inchiodandoli alle loro responsabilita'…
In realta', come la McMartin insegna, il concetto di uguaglianza ed omogeneita' dei resoconti e' molto piu' spesso frutto del sensazionalismo giornalistico che non una verita' inconfutabile, perche' ieri come oggi ogni ragazzino ha fornito i suoi particolari e le sue verita'(che in molti casi vista la piccolissima eta' devono essere interpretati) dando ogni volta uno spunto a cui gli altri finivano poi per accodarsi (foraggiati molto spesso dai genitori; d'altronde l'apprensione dei genitori in alcuni casi genera mostri). Quella dei riti di sangue ad esempio e' una storia emersa solo ora, patrocinata da una parte limitata dei bambini (se non addirittura uno solo) e gia' assurta nell'immaginario collettivo a comportamento standard dei carnefici ; per cui la congrega di pedofili-insegnanti da semplice associazione di pervertiti e' divenuta una accolita di pedo-adoratori di Satana, tutti avvinti dalla preoccupazione di violentare, riprendere in video (attivita' ormai irrinunciabile di qualunque criminale, a quanto pare…) e celebrare degnamente la gloria del Capro dei Boschi.
Altrettanto curiosamente, i fatti di Rignano Flaminio sembrano riprendere consistenza ogni volta che la televisione affronta lo scottante argomento della pedofilia; di pochi giorni precedente questo nuovo exploit uno special del programma LIVE, in onda su Italia Uno in seconda serata. Tra le varie storie di pedofilia e abusi, una in particolare presentava tutti i tratti caratteristici poi rinvenuti nella vicenda di Rignano; suore e preti, adorazione del Diavolo, riprese video, macabri e sessualmente espliciti disegni realizzati dai bambini vittime, genitori straziati inquadrati di schiena e pronti a confessare candidamente, la voce rotta pero' dal pianto e dall'emozione, tutti i particolari delle sevizie inflitte ai loro cucciolotti.
"Mi violentava il diavolo".
"Quello e' l'uomo nero".
"La Suora ha toccato la mia patatina".
Non a caso il TG di Italia Uno ha preso atto di questa coincidenza e invece di farsi venire il minimo dubbio ne ha generato un compiaciuto e autoreferenziale servizio che trasudava il classico "noi ve l'avevamo detto", vero trionfo del cortocircuito mediatico che prescinde dal rigoroso accertamento dei fatti e che preferisce invece giocare coi sentimenti e le paure sociali. Tra l'altro anche nella vicenda mostrata da LIVE, eravamo ancora in piena fase istruttoria e quindi di tutto si poteva parlare fuorche' di fatti acclarati…
Apprendiamo poi, immergendoci in un clima cospirazionistico degno di migliori cause, che i bambini sarebbero stati tradotti dalla scuola ad una casa privata, teatro degli innominabili festini, attraverso un lungo tunnel. Giova ricordare che negli USA la rivista di complotti PARANOIA fece ripetutamente circolare la voce secondo cui la scuola McMartin sarebbe stata dotata di tunnel sotterranei grazie ai quali, guarda un po', i bambini sarebbero stati fatti passare durante le deportazioni pedosataniche.
Anche il "cast" dei pedofili e' piuttosto eterogeneo, e presenta TUTTE le figure archetipiche della pedofilia mediatica; le insegnanti, le catechiste, l'immigrato (un cingalese satanista?) e dulcis in fundo l'autore tv (che sublima la figura dell'intellettuale perverso). Quest'ultimo, per aggiungere orrore ed oltraggio, e' stato qualificato come autore di programmi per ragazzi (e allora giu' a disgusto, immaginandosi il tizio che tra redazione di un dialogo dei Teletubbies e uno della Melevisione si fotte qualche bimbo, magari per trovare meglio l'ispirazione) quando poi in realta' si tratta di uno degli autori di Buona Domenica che definire programma per ragazzi o per bambini mi sembra quantomeno arduo.
Con a latere le complicita' o la semplice (comunque colpevole) inerzia di parroco e sindaco e l'omerta' provinciale degli abitanti del piccolo centro, rei addirittura di non voler rilasciare interviste alle troupe intervenute.
Gli ingredienti per un remake di NON SI SEVIZIA UN PAPERINO ci sono tutti.
Ma facezie a parte le due vicende, Rignano e McMartin, sembrano davvero interscambiabili, i particolari e gli avvenimenti, veri o presunti, identici, il delirio assoluto. Se omettessimo nomi o dettagli geografici, sfido chiunque a poter distinguere.
Non e' facile stabilire la verita' dei fatti. Acclarare se abusi ci sono effettivamente stati, e in caso affermativo in quale misura e proporzione e chi li ha davvero perpetrati delineando cosi' l'autentico quadro fattuale dell'intera vicenda, o se invece si tratta di una allucinazione collettiva.
Certamente il clima in cui le indagini si muovono non aiuta la chiarezza; con associazioni antipedofile, o presunte tali, a soffiare sul fuoco (quasi sperassero in cuor loro che gli abusi siano del tutto veri, almeno cosi' potrebbero legittimare la loro esistenza e le richieste di fondi…), genitori isterizzati, giornalisti a pasturare nella morbosita', politici a dare il loro immancabile contributo di demagogica confusione (al vaglio nuove restrizioni all'utilizzo di internet; la domanda e' una sola, ma che cavolo c'entra?), i protagonisti in negativo sono gia' stati ampiamente crocefissi; anche se venissero prosciolti, assolti, beatificati ex post come risarcimento per le offese e lo sputtanamento subiti , quale genitore si fiderebbe di loro ? Nessuno.
Le loro carriere sono distrutte, e le loro stesse esistenze, e quelle dei loro familiari, alterate irrimediabilmente.
E cio' a prescindere da ogni accertamento oggettivo (che dovrebbe consumarsi preferibilmente in una aula giudiziaria e non tra i palinsesti televisivi o tra le righe di qualche quotidiano ).
Per adesso questa storia di tragico ha solo il sapore amaro del deja-vu.
2 commenti:
Il fatto che gli esperti del Telefono Azzurro si siano affrettati a prendere le distanze da coloro che avrebbero voluto coinvolgerli nella costruzione di questa demenziale gogna mediatica, la dice lunga. Nulla, in questa vicenda, mi ha spaventato più degli sguardi carichi di un'ostinazione fanatica di certi genitori.
Il fatto che poi adesso sia arrivato pure Taormina a buttarla in puro caos mediatico la dice lunga su certe prese di posizione e scelte
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