giovedì 7 giugno 2007

Sei in arresto, lo dice lo Spam




C'è una sottile linea, non necessariamente rossa, che scorre a sepapare l'incitamento alla commissione di crimini dalla tutela della serena crescita psico-fisica dei minori; come un fiume oscuro di repressione sessuale e frainteso senso di trasgressione, questa linea si nutre di parole esibite, carnali, esplicite, che arrivano servite nell'indirizzo email, verosimilmente circondate da decine di altri sensazionali annunci pubblicitari di Cialis, Viagra e pornografia da poco prezzo.
Gli Americani, le cui pubbliche autorità ne sono maestre, lo definiscono "entrapment", una sorta di gioco del gatto col topo, gli metti un pò di succulento formaggio davanti e aspetti che quello fregandosi le manine da depravato abbocchi e ti fornisca un motivo giuridicamente plausibile per arrestarlo. Che poi in concreto sia stata proprio l'autorità costituita a fornigli un "pasto caldo" è questione controversa ma su cui molti preferiscono convenientemente glissare, nel nome di superiori valori da tutelare.
In principio, i primi ad essere vittime di un metodo sistematico e quasi scientifico di entrapment furono gli omosessuali dediti a giochini cruising nei parchi e a bisboccia da glory holes, arrivava il poliziotto in borghese, credibile come Al Pacino in Cruising e sventolava una serie di pose civettuole per far capire all'occasionale partner di giochini che di carne al fuoco ce n'era parecchia; fai odorare il sangue allo squalo e lo manderai in totale frenesia, obnubilamento dei sensi e della ragione. E poi al momento giusto, mentre la checca si sbottonava per elargire il suo dono, ci si qualificava come sbirri e lo si arrestava nel tripudio generale di bigotti, moralisti e persone da moral majority che amavano i parchi solo per portarci i cani a passeggiare ed i cessi per pisciare.
Poi arrivò internet. E lo spettro globale della pedofilia. Fu necessaria una riqualificazione professionale e tecnica delle squadre di poliziotti intrappolatori. E se per i pedofili si continuò per un certo periodo di tempo ad inviare cataloghi cartacei a mezzo posta, aspettando di vedere chi avrebbe risposto, c'è da dire che per tutta una restante congerie di depravati (non si dimentichi che negli USA la bestialità, la necrofilia e certe forme di SadoMaso sono reati trattati al pari della pedofilia) ci si organizzò mettendo su una vasta rete di BBS, siti clandestini specializzati in porno extreme; chi ci si collegava e magari pagava tramite carta di credito si sarebbe trovato poi una smpatica irruzione della polizia dentro casa, gratis per giunta !
Non passa molto tempo, e la pedofilia monopolizza attenzione ed energia dell'opinione pubblica, dei solerti politicanti e della polizia che viene chiamata a rendere più sofisticate le sue metodologie operative di "entrapment"; vengono creati ex novo dei Club digitali per pedofili, i cui iscritti sono monitorati costantemente e i cui membri più attivi vengono arrestati. Il problema è che questi club non solo vengono creati, ma vengono pure foraggiati grazie ad una fornitura continua di immagini pedopornografiche che le autorità immettono nelle sezioni download (generalmente si tratta di immagini che vengono precedentemente sequestrate e poi utilizzate per questi scopi) ; ed è questa cosa molto curiosa perchè il presupposto alla radice di molte legislazioni antipedofile è che le immagini riproducano, cristallizzino ed eternino il peso dell'abuso subito dal minore e che quindi la loro circolazione sia una riproduzione dell'abuso ed una aggravante da contestare all'imputato.
Lo trovo meravigliosamente ridicolo. E contraddittorio.
Adesso poi arrivano tonnellate di email contenenti links a siti che promettono le "delizie" del sesso teen e under-age, inutile specificare che se uno ci clicca sopra e viene rediretto su effettivi siti pedofili poco tempo dopo si troverà pedinato online e con la casa perquisita.
Ciò che lascia interdetti in questa metodica è che essa non ha una logica nè un piano razionale, somiglia ad una rete da pesca che gettata a caso abbia il mero compito di incastrare l'incastrabile. Tonni e squali. Pedofili e cittadini curiosi o semplicemente sbadati.
E' per fortuna ancora limitata agli Stati Uniti, dato che la nostra polizia può limitarsi a chattare o a seguire una traccia pratica sensibile in ambiti che tradiscano una certa connotazione pedofila ma non può spedire delle immagini pedofile dando poi la colpa a chi dall'altro capo del computer le abbia, consapevolmente o per mera curiosità, aperte. Ma quanto durerà?
Vari segnali sembrano indicare una inversione di rotta, segnali culturali e di linee evolutive della politica legislativa (vedasi le appendici normative alla legge 269 che criminalizzano arte e disegni fittizi di taglio erotico con soggetti minori), e non passerà molto tempo e ci vedremo pure noi italiani sommersi da email contenenti "allettanti" offerte sessuali.
E' legittimo tutto ciò?
Io credo proprio di no.